Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non puoi permetterti di fermarti e nemmeno di rallentare, devi correre tanto quanto corre lui, sempre e comunque, quasi come se rincorressi qualcosa senza poterti permettere il lusso di desistere. Semplicemente diabolico.
Eppure la vita è un po’ così: non sei tu a fare il passo, non sei tu a stabilire se ci si può fermare a prendere fiato. Puoi illuderti di farlo, ma ti ritrovi per terra. Da un certo punto di vista ci sta… però è maledettamente odioso non poter decidere di fermarti e prendere fiato quando pensi di essere prossimo al limite di sopportazione! Sei continuamente incalzato, e non c’è niente da fare: devi star dietro al tapis roulant che imperterrito ti corre sotto i piedi.
Mi tornavano in mente questi versi:
Solo che la vita non è proprio così:
a volte è complicata come una lunga corsa a ostacoli
dove non ti puoi ritirare, soltanto correre
con chi ti ama accanto a te.
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non puoi permetterti di fermarti e nemmeno di rallentare, devi correre tanto quanto corre lui, sempre e comunque, quasi come se rincorressi qualcosa senza poterti permettere il lusso di desistere. Semplicemente diabolico.
Eppure la vita è un po’ così: non sei tu a fare il passo, non sei tu a stabilire se ci si può fermare a prendere fiato. Puoi illuderti di farlo, ma ti ritrovi per terra. Da un certo punto di vista ci sta… però è maledettamente odioso non poter decidere di fermarti e prendere fiato quando pensi di essere prossimo al limite di sopportazione! Sei continuamente incalzato, e non c’è niente da fare: devi star dietro al tapis roulant che imperterrito ti corre sotto i piedi.
Mi tornavano in mente questi versi:
Solo che la vita non è proprio così:
a volte è complicata come una lunga corsa a ostacoli
dove non ti puoi ritirare, soltanto correre
con chi ti ama accanto a te.